Ugo Forno (1932-1944)
Giovane antifascista e ultimo martire della Resistenza romana.
Ugo ha solo 12 anni, è un ragazzino gracile, ma vivace, pieno di entusiasmo e di buon cuore.
È il 5 Giugno del 1944, i soldati americani stanno arrivando in città e lui curioso, esce per andargli incontro. Torna a casa con un piccolo bottino e lo nasconde in camera sua. Il tesoro consisteva in due pistole lanciarazzi tedesche e svariate munizioni. Imboscata la refurtiva, va ai giardinetti dove sente parlare di guastatori tedeschi alla Salaria. Nessunə intende agire, gli americani stanno per arrivare, ma Ughetto non ce la fa ad aspettare, deve andare a vedere. Dissotterrate delle armi che erano in una grotta da oltre un anno, invita altri ragazzi ad andare con lui a fermare i sabotatori.
“Prendete le armi e venite con me!”
Il ponte di ferro sull’Aniene, sorregge i binari della ferrovia Roma-Firenze. I guastatori tedeschi sono lì a sistemare l’esplosivo per far saltare il ponte. Arrivati, i ragazzi si separano per poter sparare contemporaneamente da due punti diversi. I guastatori rispondono al fuoco per coprirsi le spalle e durante la fuga sparano tre colpi. Il primo prende in pieno Francesco Guidi e lo fa stramazzare in una pozza di sangue.
“Sparate sul fumo! Sparate sul fumo” urla Ughetto, che intanto fa fuoco col suo fucilone, sperando di impedire ai mortaisti di lanciare altri colpi. Invece arriva il secondo proiettile, squarcia una coscia a Curzi e stacca un braccio a Fornari.
Poi arriva il terzo e le schegge centrano Ughetto, due al petto e una in testa.
Il partigiano bambino cade di schianto, è già morto quando tocca terra. Anche Francesco Guidi non ce la farà e morirà in ospedale a soli 21 anni.
Che il loro sacrificio non sia vano.
Ora e sempre Resistenza!