Tierra y Libertad

Emiliano Zapata (1879-1919)
Anarchico e volto della Rivoluzione Messicana contro i latifondisti e la dittatura.

Cresce bilingue parlando sia spagnolo che nahuatl (antica lingua messicana), in una famiglia contadina estremamente povera e numerosa, rimane orfano a soli 16 anni. A vent’anni comincia la sua attività politica in contrasto al regime di Diaz.
Verso la fine del 1910, Zapata inizia la lotta armata, diventando la guida della Rivoluzione. La guerriglia zapatista é inafferrabile: colpisce e scompare.
Dopo varie vittorie, nel 1914 ad Aguascalientes ci sarà una convenzione tra le differenti fazioni rivoluzionarie che però non riusciranno ad accordarsi fra loro. In seguito alla rottura con Venustiano Carranza, che rappresentava la borghesia agraria del nord, (e che successivamente sarà complice del suo omicidio), le truppe contadine di Villa e Zapata, entrano trionfanti a Città del Messico sventolando i vessilli della Vergine di Guadalupe, patrona dei popoli indigeni.
Zapata in quella occasione rifiuterà con sdegno l’offerta di sedersi sulla poltrona presidenziale dicendo:

“Non combatto per questo.
Combatto per le terre,
perché le restituiscano”.

Mantenendo un forte senso di disciplina rivoluzionaria, i seguaci di Zapata non commetteranno saccheggi né atti di violenza sui civili.
Nel 1915, nello Stato del Morelos, viene sperimentato un esempio di democrazia diretta, passato alla storia con il nome di Comune di Morelos. Lə zapatistə, a cui si erano aggiuntə numerosə giovani ed intellettuali provenienti da Città del Messico, iniziano a distribuire terre e autonomia al pueblo. L’esperimento funzionerà creando un precedente la cui eredità vive ancora. Verrà ucciso in un’imboscata 4 anni dopo.

Pubblicato
Categorie: General

Di zovich

Sono una creatura selvatica, sono gramigna, sono strega ecotransfemminista, sono acqua che scorre e scava la pietra, non tollero i confini e le sovrastrutture che mi impediscono il movimento. Sono l'urlo muto delle galere, dei cervi braccati, delle donne* uccise. Sono mani spesse che seminano. "Torce nella notte" nasce come progetto benefit e di propaganda a sostegno della Rivoluzione del Rojava e dei suoi valori grazie la vendita di stampe, stands e collaborazioni probono.